Oggi gli ortaggi vengono coltivati dalla Cooperativa Azalea onlus, che impiega persone a rischio di marginalizzazione; le piante vengono coltivate senza l’uso di pesticidi, concimate con letame (e non con sostanze chimiche!) e pacciamate con uno spesso strato di paglia per ridurre la crescita delle infestanti e limitare il consumo di acqua.
Nella scelta delle varietà si cerca di promuovere l’agrobiodiversità: l’orto è quindi un coloratissimo campionario di pomodori di ogni forma e colore, di patate di origini e caratteristiche differenti, di verdure particolari (spinaci rossi, fiori eduli). Insomma, ortaggi belli da vedere, buoni da mangiare, rispettosi dell’ambiente, utili per la salvaguardia della biodiversità agroalimentare ma soprattutto importanti per chi, coltivandoli e vendendoli tramite un gruppo di acquisto, ritrova il benessere e la dignità attraverso il lavoro.
Una volta pronti, i prodotti vengono venduti all'interno di un Gruppo di Acquisto Solidale e il ricavato è destinato a nuovi progetti sociali.
