I tunnel di agrumi

I tunnel di agrumi

Queste piante venivano ammirate dai visitatori del Grand Tour come vere e proprie avanguardie mediterranee: è raro, infatti, a queste latitudini, vedere agrumi allevati in terra e non in vaso: se fossero coltivate in vaso sarebbe più facile proteggerle dai rigori dell’inverno portandole in serra. Durante l’inverno gli agrumi vengono riparati e riscaldati con apposito sistema di stufe a gas.

Cedri, chinotti, mandarini, aranci amari, limoni, pompelmi, bergamotti e cedri: questi i frutti che è possibile osservare in diversi mesi dell’anno. Molti agrumi, infatti, fioriscono in primavera e anche a tarda estate, facendo sì che le piante siano cariche di frutti sia in estate che in inverno.

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“Si ascende al Palazzo per cinque comodissime Gradinate, formate a due bracci, con cinque posate, quanti sono i Ripani, tutti arricchiti d Spalliere di Agrumi con molti Vasi.”

“Ville di Delizia o siano palagi camparecci nello Stato di Milano con espressevi le Piante e diverse Vedute delle Medesime” Marc Antonio Dal Re, 1743

Gli agrumi: piante antiche

Nel 1700 come oggi gli agrumi erano protagonisti sulle terrazze che separano la Villa dal lago, a testimoniare la vocazione di quest’area come avanguardia mediterranea. In realtà gli agrumi sono presenti nella storia del giardino da tempo immemore: si ha notizia della loro coltivazione già prima della nascita di Cristo e la loro complessa “domesticazione” è stata a lungo studiata.

Sembra che tutte le specie e le cultivar che oggi utilizziamo derivino sostanzialmente da tre entità: il cedro, il mandarino e il pummelo. Gli agrumi che noi conosciamo derivano da incroci e reincroci di queste tre.

L’areale d’origine di queste piante si colloca nel continente asiatico, in aree a clima tropicale o subtropicale, ma oggi sono coltivati in tutti i continenti.

Come ci occupiamo della salute degli agrumi?

Oggi gli agrumi di Villa Carlotta sono coltivati in piena terra, cosa non molto comune: per proteggerli dal freddo invernale di solito a queste latitudini li si alleva in vaso e i vasi vengono poi riparati durante l’inverno (a Villa Melzi, ad esempio, è ancora presente la limonaia, dove venivano ricoverati gli agrumi).

Per poterli preservare nella stagione fredda ogni anno a inizio novembre ricopriamo le due terrazze su cui si trovano le piante con un telo posizionato sopra ai tunnel, dentro ai quali riponiamo delle stufe, che garantiscono una temperatura minima di 6°C.

Accade a volte che si formino muffe sulle foglie, pertanto in primavera, una volta scoperti i tunnel, laviamo le foglie con un sapone speciale che funge anche da concime. Nel caso ci siano attacchi da parte di parassiti preferiamo, quando possibile, utilizzare mezzi di lotta consentiti in agricoltura biologica; ci è quindi capitato di effettuare dei lanci di “organismi utili”, ovvero insetti o ragni che predano i parassiti. In questa maniera riusciamo a contenere le popolazioni di organismi dannosi senza irrorare con pesticidi.

Come per la salute dell’uomo, però, più importante della cura delle malattie, è la prevenzione: in questo senso, per favorire la crescita di piante sane sperimentiamo, dove possibile, l’utilizzo di metodi agronomici. Alla fine dell’inverno del 2018, ad esempio, abbiamo effettuato un trattamento particolare, denominato “Airspade”: con un compressore molto potente abbiamo soffiato un getto d’aria molto potente sul suolo e abbiamo disgregato il terreno allontanandolo dalle radici degli agrumi. A quel punto è stato possibile reintegrare con terriccio e torba e altri ammendanti che hanno aiutato l’apparato radicale di queste piante a rimettersi in salute.

Ed infatti nel 2019 abbiamo assistito alla produzione di tante foglie nuove. Stiamo cercando di promuovere un’abbondante produzione di fiori (e quindi poi di frutti) con specifiche concimazioni a base di Potassio.

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